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La Dotta, la Grassa, la Rossa: quante volte abbiamo sentito parlare di Bologna con queste 3 parole? In questo articolo vi spieghiamo l’origine di questi soprannomi.

Bologna la Dotta

La città viene chiamata la Dotta perché ospita l’università più antica del mondo tutt’ora in funzione: l’Alma Mater Studiorum, infatti, nasce nel 1088 e il nome significa “madre prolifica degli studi”. Tra i suoi studenti troviamo Francesco Petrarca, Niccolò Copernico, Torquato Tasso e tra i professori ricordiamo un nome illustre come quello di Umberto Eco.

L’Università di Bologna si compone di 5 campus (insieme a Bologna troviamo Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini), 32 dipartimenti e 5 scuole, 11 centri di Ricerca e Formazione. Nel 2020 il numero degli studenti superava gli 87 mila iscritti, posizionandosi seconda nella classica delle Università italiane per numero di iscritti, preceduta solo dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

L’Università di Bologna è, quindi, il più prestigioso ateneo italiano e viene riconosciuta come uno dei simboli più celebri di Bologna.

Bologna la Grassa

Il soprannome che più ci piace è “la Grassa”, perché, in questo caso, si parla di cibo. Questo termine, infatti, valorizza la tradizione culinaria bolognese, sostanziosa e abbondante. I prodotti tipici di Bologna sono innanzitutto i tortellini (link all’articolo sui tortellini), i passatelli, le lasagne, le tagliatelle al ragù: Bologna è il regno della pasta e della sfoglia.

Lo scrittore, gastronomo e critico letterario Pellegrino Artusi si riferisce a Bologna la Grassa scrivendo: “quando sentite parlare della cucina bolognese fate una riverenza, che se la merita”. Lo scriveva nel 1891, ma ad oggi non è cambiato e i piatti tipici bolognesi continuano ad essere apprezzati in tutto il mondo.

Bologna la Rossa

Il soprannome la Rossa deriva dal colore dei mattoni con i quali la città è stata costruita fin dal medioevo e dal suo passato politico come baluardo della Sinistra italiana del Dopoguerra. Recentemente, si associa anche alle “rosse” Ducati e Ferrari che, insieme a Lamborghini e Maserati, rendono Bologna e la sua regione la “terra dei motori”.

 

Curiosità: Bologna, oltre che essere chiamata la Dotta, la Grassa e la Rossa, viene anche chiamata la turrita, scopri cosa significa nell’articolo che abbiamo dedicato a questo tema.